La svolta by Sabino Cassese;

La svolta by Sabino Cassese;

autore:Sabino, Cassese; [Cassese, Sabino]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Diritto, Contemporanea
ISBN: 9788815350831
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2019-09-14T22:00:00+00:00


Perché Internet non è la nuova «agorà»

Data di pubblicazione dell'articolo: 28 novembre 2017

• È stato osservato che Hitler e Mussolini non ci sarebbero stati senza la radio e Berlusconi senza la televisione. E Internet che cosa sta provocando?

Lo strumento tecnico ha certamente influenza sulla politica. Internet influenza due aspetti, insieme, della politica: la politica-dibattito, la politica-decisione. Nasce l’idea che Internet sia la nuova agorà, dove i cittadini discutono. Si crede che tramite il Web, la rete, si possa decidere. Quindi, Internet ha un’influenza sulla politica ancora maggiore della radio e della televisione.

• Cominciamo da Internet-piazza.

Internet veicola torrenti di informazioni. Alimenta l’ambizione di avere ogni verità a portata di mano. Consente di credere nella disponibilità di un oracolo elettronico. Questo è un primo aspetto, che pone un primo problema, quello della falsità di alcune delle molte informazioni che circolano su Internet.

• Ne parliamo tra un momento. Mi dica piuttosto del secondo aspetto.

Accanto a Internet come veicolo di informazione, il secondo aspetto è quello attivo, di Internet come mezzo di espressione. Internet consente uno scambio di opinioni, con immediatezza che somiglia a quella del dialogo, pur non essendo un dialogo. Anche qui ci sono problemi. Distanza e animosità. Anonimità. Appiattimento delle opinioni, un crepuscolo nel quale l’ignorante e l’esperto hanno lo stesso peso.

• Ritorniamo a Internet come fonte di informazione. Come combattere le notizie false?

Certamente non ergendosi a censori. Non rivolgendosi a organizzazioni internazionali, come proposto da qualche bell’ingegno. Controllare tutto è impossibile. Bisogna, allora, agire in altro modo. Immettere nella rete sempre più notizie e informazioni controllate, «vere» (nei limiti in cui la verità è raggiungibile). Esempio: se un campione rappresentativo degli italiani crede che il numero degli immigrati sia in Italia il 27 per cento della popolazione, occorre che una macchina di produzione di notizie «vere» immetta in rete dati sicuri (gli immigrati non superano l’8 per cento circa degli italiani). Spazi enormi per l’ISTAT.

• E i problemi di Internet come mezzo di espressione?

Più complicati. Qui è stato osservato che ci si raggruppa con coloro che la pensano nello stesso modo. Che si cerca la conferma di ciò che si pensa. Che si vuole che ciò che si pensa sia vero. Che dominano gli stereotipi e le generalizzazioni. Insomma, il contrario di quello che si chiama «dibattito» o «discussione». Questo presuppone che vi siano persone di opinioni opposte o non collimanti. Che si discuta con obiettività e distacco. Che si cerchi di convincere, ma che si sia anche aperti a farsi convincere. Dialogo è diverso da comunicazione. Comporta una strada a due sensi, aperta a tutti, non un senso unico. Si dialoga, ci si affronta anche con antagonisti, con avversari. Qui sta la forza della deliberation.

• Perché in inglese?

Perché deliberation vuol dire essere informati, discutere, ponderare, bilanciare. Gli americani pensano che si passi from deliberation to decision, un significato che è oscurato dalla parola «deliberazione», che in Italia finisce per essere sinonimo di «decisione». Da qui molti equivoci sulla «democrazia deliberativa», che infatti un acuto traduttore ha proposto di chiamare in italiano «democrazia dibattimentale».



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